Erasmus+ Power of Maths: bella esperienza di vita per gli studenti dell’Istituto “Rossetti”

riceviamo e pubblichiamo
28/10/2019
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Peccato solo che sia durata così poco, sarei voluta rimanere lì, per sempre!”- afferma Bianca Innocenti, una studentessa dell’I.C. “G.Rossetti” che insieme ad altri 4 compagni (Di Gregorio Niccolò, Iasci Claudia, Sangiovanni Chiara e Terpolilli Tiziano) e accompagnata dai docenti referenti dell’Erasmus+ (Columbro Emma, Di Pasquale Domenica, Gileno Teresa) si sono recati in Portogallo, precisamente ad Amares, vicino Braga, per un exchange sulle buone prassi sull’insegnamento della matematica e l’uso delle tecnologie applicate.

La delegazione vastese è stata ospite dell’Agrupamento de Escolas de Amares, insieme alle altre delegazioni della Polonia, Lituania e Turchia, partners della scuola vastese nel progetto Power of Maths, che ha ospitato nel mese di febbraio tutte le altre delegazioni a Vasto.

L’intero gruppo è stato coinvolto, durante la scorsa settimana, dal 20 al 26 ottobre, nelle numerose attività laboratoriali proposte dalla scuola ospitante (giochi di logica, robotica, origami, geogebra…), nella visite guidate delle città di Amares e Braga, del santuario del Bom Jesus di Monte, del Convento de Sao Bernardo, nell’incontro con il sindaco della città di Amares.

Un’esperienza intensa di emozioni, di conoscenze, di scambi culturali per i 5 studenti, infatti Claudia ha riassunto questa sua esperienza in una frase sintetica, ma significativa: “In Erasmus si va per conoscere nuove culture e fare nuove amicizie!”

Tutti i partecipanti hanno avuto la possibilità di scambiarsi idee, di confrontarsi, di conoscere realtà socio-culturali diverse tra loro, in un momento in cui suonano vari campanelli d'allarme, provenienti da diversi parti d’Europa, l'Erasmus dà una spinta in senso contrario, un impulso a un'inversione di rotta che ci porta verso l'inclusione e la comprensione. Il successo dell' Erasmus è dato dal fatto che si tratta di un programma che funziona in parallelo fra razionalità ed emozione.

Questo è il pensiero condiviso dai giovani studenti che hanno dichiarato: “tutto è stato emozionante, perché io ho sempre desiderato fare un viaggio all’estero e con questo progetto il mio sogno si è avverato.” - Tiziano – “E’ stata un’esperienza fantastica che ci ha permesso di mettere in pratica l’inglese, conoscere nuove persone e mi ha fatto capire come lo stile di vita possa cambiare da nazione a nazione.” – Chiara - ”L’ esperienza è stata indimenticabile, mi ha arricchita culturalmente ed emotivamente. E’ stata un’occasione per apprendere meglio l’inglese, ma soprattutto per fare nuove amicizie. – Bianca .

Sottolinea il Dirigente Scolastico prof.ssa Maria Pia Di Carlo che: “l’I.C. G.Rossetti ha in attivo, oltre questo progetto, altri 4 progetti che coinvolgono scambi con ben 10 paesi europei, attraverso i quali si genererà uno scambio interculturale fondamentale, in quanto partecipare ad un Erasmus dimostra l’apertura mentale, la capacità di adattamento e il problem-solving dell’individuo, e sviluppa un’esperienza che resterà per sempre viva e insostituibile nei ricordi, che regalerà tantissimi amici sparsi per tutto il mondo (nuovi punti di riferimento per continuare a viaggiare) e un bagaglio di ricordi e di emozioni da cui nessuno saprà mai separarsi!”

In definitiva l’Erasmus è una tra le più importanti e formative esperienza della vita: i suoi punti di forza risiedono nel fatto di mettere in contatto persone di nazionalità differente e di costringere le persone a mettere alla prova se stesse. La sensazione è quella di iniziare una nuova vita: all’inizio fa paura tutto perché ci è sconosciuto, ma dopo diventa così familiare che si fa fatica a distaccarsene. E si fa davvero fatica dopo ad andare via – “Alla partenza ho pianto molto proprio perché non riuscivo ad accettare (e non ci riesco neanche adesso) che avrei dovuto lasciare quella realtà magnifica.”- Bianca - Resta per sempre nel cuore il ricordo di una esperienza unica, non replicabile, vissuta con determinate persone in quei determinati luoghi, per cui nemmeno ritornando lì a breve distanza di tempo sarà tutto esattamente come lo si era lasciato.

Prof.ssa Emma Columbro

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