La mancata collaborazione da parte dei rappresentanti del territorio, lâostilità di âsedicenti ambientalistiâ e la scarsa disponibilità delle Istituzioni. Sono questi i motivi che secondo il sindaco di Vasto Francesco Menna hanno fatto naufragare la tappa vastese del Jova Beach Party. Li ha elencati uno ad uno durante la conferenza stampa indetta nellâaula consiliare a distanza di 6 ore dal responso del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica.
Nel frattempo lâopposizione accusa e chiede le sue dimissioni e quelle dellâassessore al turismo Carlo Della Penna.
LO SFOGO DI MENNA â âMi sono reso disponibile ad una proficua collaborazione, ma dallâaltra parte non ho trovato altrettanta disponibilità al dialogoâ, dice il sindaco, il cui primo pensiero è andato a Jovanotti, âtantâè vero che Maurizio Salvadori della Trident, che è un galantuomo di altri tempi, ha dichiarato di non voler riproporre lâevento in Provincia di Chieti. Mentre mi prodigavo per la mia città , sono stato oggetto di ben sette denunce e di una interrogazione parlamentare. Ho combattuto una guerra contro sedicenti ambientalisti nascosti dietro talune sigle, riscontrando una ostilità senza precedenti. Non câè stata collaborazione da parte dei rappresentanti istituzionali del territorio. Lâunica nota positiva che mi lascia fiducioso per il futuro sono i sindaci che mi hanno sostenuto: Tiziana Magnacca di San Salvo, Catia Di Fabio di Monteodorisio, Filippo Marinucci di Casalbordino e Graziana Di Florio di Cupelloâ. Menna ha poi parlato di âincongruenzeâ da parte degli enti preposti che âdi fronte a 2.300 pagine di progetti, pareri su pareriâ hanno ritenuto che il concerto non dovesse tenersi. Ma io vado avanti per il bene della mia città e non mi arrendoâ.
IL COMMENTO DELLA TRIDENT â âSono rimasto esterrefatto perché ho assistito ad una requisitoria da pubblico ministero da parte del prefetto e del comandante dei carabinieri su una serie di atti fatti dal Comune di cui si occuperà la magistraturaâ. Non ha nascosto il suo disappunto Maurizio Salvadori, numero uno di Trident, la società che organizza il Jova beach party, subito dopo la riunione del Comitato provinciale che ha impresso lo stop al concerto.
âLa Commissione di vigilanza non ha ritenuto idonea la documentazione, la stessa che invece è stata ritenuta idonea in tutte le altre città dove si è tenuto lâeventoâ, riprende il manager, âcâè qualcosa che non quadra. Quello che emerge è una totale mancanza di collaborazione tra i vari enti che, a mio parere, dovrebbero lavorare in splendida collaborazione, come è successo altrove. Sono assolutamente deluso e sorpreso: è stata una riunione anomala in cui ho sentito molta politica e pochi fatti. Adesso cercheremo di capire se câè una alternativa per i 30mila fanâ.
LâINTERVENTO DI PAOLUCCI â âIl Jova Beach Party è il coronamento di una strategia di promozione del territorio portata avanti dallâamministrazione comunale di Vasto, enti e associazioni di categoria del territorio che si sono proposti di dare questa opportunità per rendere lâestate abruzzese più concorrenzialeâ, sostiene il capogruppo Pd in consiglio regionale, â rispetto a questo lavoro promosso dagli enti locali, uno potrebbe attendersi che lâatteggiamento della Prefettura di Chieti sia quello della collaborazione istituzionale per favorire nel rispetto delle norme e nella salvaguardia della sicurezza e dellâincolumità delle persone la buona riuscita di un evento tanto rilevante per il nostro territorio. Non credo che tutto quanto è avvenuto in queste settimane possa essere letto nella cornice di questa legittima attesa. Ha prevalso un atteggiamento negativoâ.
LE MINORANZE â âIl Sindaco Menna e il suo assessore al Turismo, Carlo Della Penna, dovranno spiegare al prossimo consiglio comunale tutto ciò che è accadutoâ, è lâinvito di Alessandra Cappa e Davide DâAlessandro della Lega, âche non ha riguardato soltanto, come si intende far credere, il problema della viabilità , della SS16 e dei parcheggi. In realtà , câè tanto altro da chiarireâ.