Pellegrinaggio Mariano Vasto-Casalbordino

Dalle prime ore del giorno alla ricerca della fede

Rosaria Spagnuolo
11/06/2019
Attualità
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Con la guida spirituale di don Gianfranco Travaglini, un gruppo di Vastesi ha scelto oggi di svegliarsi prima dell’alba, e di incontrarsi alle 3,00 a Piazza Rossetti, davanti alla chiesa dell’Addolorata, per partecipare con grande fede al pellegrinaggio Mariano Vasto-Casalbordino verso il Santuario della Madonna dei Miracoli, in ricordo dell’apparizione della Beata Vergine Maria ad un anziano di Pollutri, Alessandro Muzio nel lontano 11 giugno 1576. Rimane ancora oggi, malgrado il passare dei secoli, una grande devozione di pellegrini di tante città e regioni che proprio oggi si ritrovano in preghiera al Santuario di Casalbordino.

 Per le strade di San Lorenzo in direzione del Santuario di Casalbordino, passando per le campagne, a passo lento, pregando e cantando, rifocillati da fedeli lungo il lungo percorso di circa 20 km, i fedeli hanno rivissuto un’antica tradizione di fede e spiritualità. Vari i gruppi incontrati durante il percorso che hanno incrementato il numero dei fedeli. Come quello guidato dal Parroco Don Nicola Fioriti della Parrocchia di San Marco Evangelista di Vasto incontrato presso il distributore Total di Casalbordino.

 Il pellegrinaggio fa parte della storia di fede dell’uomo e ha origini antichissime. Anche oggi, nella vita frenetica del quotidiano, dove l’individualismo incombente sempre vincere su tutto, c’è ancora chi cerca un percorso di fede, una ricerca interiore, spirituale, in un itinerario che lo pone alla scoperta anche di sè stesso, fortificando la fede e la propria devozione.

 Don Gianfranco durante il pellegrinaggio ha spiegato che il pellegrinaggio a piedi ha un significato bello e profondo ed è ricco di segni, è l’emblema della nostra vita, è il camminare verso “la meta”, che è fare la volontà di Dio. Ha citato Papa Francesco che ci dice che dobbiamo essere pellegrini e non vagabondi, perché il pellegrino sa dove sta andando, il vagabondo gira a vuoto. Il senso del camminare nel pellegrinaggio è andare nella fede, nella speranza e nella carità. La croce sta sempre davanti, è il segno della nostra fede, non si vede la meta ma ci fidiamo del percorso, perché si cammina sempre nella speranza. Si cammina insieme, in compagnia, con la condivisione, con il perdono reciproco.

 Il pellegrinaggio diventa così un’esperienza di preghiera condivisa, di grande attenzione alla natura, di concentrazione.

Il successo di questi itinerari è il camminare a passo lento e regolare, che diventa un’occasione di vivere la pazienza, la costanza, insegna a non scoraggiarsi e a perseverare, arricchisce l’animo e connette persone in un contesto di grande fede e devozione.

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