Manca un monitoraggio continuo della qualità dellâaria, ma quei pochi controlli fatti dallâArta (Agenzia regionale per lâambiente), attraverso le centraline mobili, hanno evidenziato un superamento dei limiti di legge delle polveri sottili, le cui emissioni quadruplicherebbero se dovessero installarsi attività impattanti come il cementificio tornato alla ribalta proprio in questi giorni.
Lanciano lâallarme quattro associazioni cittadine che si sono prese la briga di andare a cercare i dati disponibili sulla qualità dellâaria a Vasto e nel Vastese, giungendo alla conclusione che nessuna delle stazioni fisse di monitoraggio dellâArta si trova in questa porzione di territorio regionale.
âEppure nellâarea del Vastese sono presenti alcuni impianti industriali di prima grandezza su scala nazionaleâ, affermano Michele Celenza (Porta Nuova), Carlo Centorami (Vasto Libera), Davide Aquilano (Italia Nostra) e Mercurio Saraceni (Pro Loco âCittà del Vastoâ), âPilkington e Denso a San Salvo, la Turbogas a Gissi, Laterlite e Granito Forte nella Valle del Trigno, le tre discariche Civeta a Cupello, la Sabino Esplodenti a Casalbordino, Ecofox e Puccioni e Punta Penna. Chi abita o ha delle attività , o si trovi anche solo a passare nei pressi di questi impianti, sa che lâimpatto nella maggior parte dei casi è tuttâaltro che trascurabileâ.
Il problema, a parere dei rappresentanti delle associazioni, è che alla diffusa industrializzazione al alto potenziale di impatto ambientale, fa riscontro âuna totale assenza di monitoraggio continuo della qualità dellâaria. Le uniche fonti disponibili sono le rilevazioni condotte per mezzo delle centraline mobili dellâArta, le stime ottenute sulla base dei modelli di dispersione degli inquinamenti atmosferici e le rilevazioni della rete regionale di monitoraggio sui licheni. Da ognuna di queste fontiâ, proseguono Celenza, Centorami, Aquilano e Saraceni, âprovengono dei dati anomali sulla qualità dellâaria nella zona di Vasto e del Vastese, ma nessuno di questi dati, per una ragione o per unâaltra, viene preso in considerazione dalle agenzie pubbliche regionaliâ.
Dopo aver analizzato i vari dati disponibili, tra cui quelli dellâArta che indicano un superamento del valore limite giornaliero delle polveri sottili nella zona di Punta Penna nellâarco temporale monitorato, i responsabili dei sodalizi avanzano una proposta. âAbbiamo presentato allâufficio protocollo dei comuni di Vasto e San Salvo un ordine del giorno che impegna i rispettivi consigli comunali a chiedere con urgenza alla Regione Abruzzo lâistituzione di una rete locale di centraline fisse per il monitoraggio della qualità dellâariaâ, annunciano, âne servirebbero almeno tre: una a Punta Penna, una a San Salvo e una nella Valle del Trigno. Rivolgiamo altresì un appello ai gruppi consiliari degli altri comuni e agli altri sindaci del Vastese affinchè si attivino nella stessa direzioneâ.