Gli uomini del Settore di Polizia Amministrativa e Sociale del Commissariato di Vasto, a seguito dellâincendio che si è sviluppato durante i fuochi dâartificio della Festa dellâIncoronata del 28 aprile, hanno accertato ed evidenziato gravi responsabilità penali ed amministrative ricadenti in capo a chi, quella sera, doveva dar vita allo spettacolo pirotecnico.
A ricostruire quanto accaduto è il dirigente, commissario capo Fabio Capaldo.
Intorno alle 22 del 28 aprile scorso, si dava inizio al programmato spettacolo pirotecnico avente quale base il terreno di gioco del campo di pertinenza della parrocchia dellâIncoronata.
Subito dopo, cominciavano a divampare diversi focolai di incendio; quelli più significativi tra lâampio canneto presente nel vallone sottostante.
Gli addetti allâaccensione mostravano scarsa vigilanza sul loro operato, tanto da non accorgersi dellâincendio orami divampato nel canneto e, soltanto grazie al pubblico presente, si riusciva a destare la loro attenzione. Gli stessi, però, anziché richiedere lâimmediato intervento dei soccorsi, caricavano lâattrezzatura sul proprio furgone, incassavano il compenso pattuito e si dileguavano fuori regione.
Gli accertamenti specialistici eseguiti dal personale del Settore Amministrativo e della Polizia Scientifica permettevano di ricostruire con chiarezza quanto accaduto. In primis veniva accertato che, al momento dellâaccensione dei fuochi, non veniva data lâobbligatoria comunicazione alle Forze di Polizia; si acclarava, poi, lâassenza di personale qualificato per la prevenzione degli incendi. Inoltre, al termine degli spari, non veniva effettuata la fondamentale bonifica della zona interessata dai fuochi dâartificio; infatti, durante il sopralluogo eseguito dal personale preposto alle indagini, si rinvenivano diverse cariche inesplose (rendine) altamente pericolose atteso il loro alto potenziale pirico. Ancora, si accertava che ad innescare gli artifici pirotecnici non era stato il titolare dellâautorizzazione concessa, il quale tra lâaltro usava fuochi altamente difforme da quelli autocertificati nella documentazione presentata.
Infine, la mancata valutazione delle avverse condizioni atmosferiche, in particolare il forte vento, ingenerava una situazione di pericolo estremo, senza valutare la dovuta non accensione.
Per tali ragione, il titolare della licenza e chi ha materialmente esplosi i fuochi di artificio sono stati denunciati per incendio colposo, falso ideologico commesso da privato in atto pubblico ed illecita accensione di fuochi non autorizzati; oltre a numerose e gravi violazioni amministrative, tanto che la Polizia di Vasto ha già interessato le rispettive Prefetture affinché valutino ogni intervento sanzionatorio anche sulle licenze autorizzative per le ditte coinvolte ed eventuali sospensioni o revoche.
"Lâinfaticabile lavoro effettuato dal personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vasto - rimarca infine il dirigente Capaldo - mira a far sì che le ricorrenze civili e religiose possano essere festeggiate serenamente dalla cittadinanza nel rispetto delle antiche tradizioni, senza che occasioni di aggregazione e condivisione debbano tramutarsi in momenti di pericolo e panico, a causa di condotte per niente professionali e rispettose della legge, poste in essere da coloro i quali, lungi dallâonorare la propria professione, riducono questa tradizionale attività in un banale mezzo per produrre utili a buon mercato".