Il 25 aprile la festa di San Marco Evangelista.
Il parroco dellâomonima parrocchia vastese, don Nicola Fioriti, ha organizzato, assieme ai collaboratori della comunità una giornata ricca innanzitutto di eventi spirituali. A cominciare dal conferimento delle cresime a 29 persone: 13 giovani e 16 adulti, durante la Santa Messa delle ore 11. La solenne celebrazione è stata presieduta dallâArcivescovo Bruno Forte, che allâomelia si è richiamato alla figura di San Marco, eletto da Dio ad essere il portavoce dello Spirito Santo, scrivendo la vita e la dottrina di N. S. Gesù Cristo nel Vangelo che porta il suo nome. Dopo la sua conversione non si staccò più da S. Pietro, il Principe degli Apostoli, da cui era amato qual tenero figliuolo. Ordinato vescovo, fu mandato dallo stesso S. Pietro in Egitto a predicare il santo Vangelo. E lì confermò la sua predicazione con lâesempio dâuna vita santa e penitente e con innumerevoli prodigi.
Il Vescovo ha esortato i fedeli, ed in particolare i cresimandi, a mettere in pratica le esortazioni dellâapostolo Pietro (ascoltate nella prima lettura): quella di rivestirsi di umiltà gli uni verso gli altri âperché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umiliâ; quella di essere sobri e di vegliare; quella di resistere saldi nella fede.
Unâaltra Santa Messa è stata celebrata alle ore 19. A presiederla, presenti anche il sindaco Francesco Menna e il vice Giuseppe Forte, è stato il parroco emerito don Gianni Carozza, che ha concelebrato con don Gino Smargiassi, don Mario Di Matteo e don Federico, un giovane sacerdote amico di don Nicola. Don Gianni, allâomelia si è soffermato sul testo del Vangelo di Marco, dove Gesù manda i suoi discepoli, nonostante i loro difetti e le loro debolezze, in tutto il mondo a proclamare la Parola di Dio. âLa squadra di Gesù si è sciolta â ha detto in particolare don Gianni â e lui invece di cambiare mestiere o di tentare con unâaltra squadra, come avviene nel mondo del calcio, li tratta come se fossero perfettamente allenati e li manda nel mondo a predicare il vangelo. Quegli undici â ha proseguito don Gianni â non sono rimasti bloccati dalla loro debolezza, non si sono fermati a guardare Gesù che saliva al cielo. Avevano la certezza che non sarebbero rimasti soli, che avrebbero incontrato tanti pericoli, ma che ce lâavrebbero fatta, perché Gesù era con loro.
âAnche noi â ha concluso il celebrante â non sentiamoci mai soli, perché Gesù è con noi. E con lui non dobbiamo avere paura di nullaâ.
Al termine del sacro rito si è snodata per le vie del quartiere la processione con la statua del Santo.
La festa ha avuto anche momenti di svago e di sano divertimento: lâanimazione dei bambini con giochi gonfiabili, il torneo di calcetto, la ronda della Banda musicale del complesso Bandistico âCittà di Archiâ, il grandioso incendio e ballo della pupa della ditta âPyrofantasyâ di Vasto e, infine, alle ore 20.30, lâapertura degli stand musicali, delle musiche dal vivo con Raffa Jair, del Karoke e dei balli di gruppo, che si sono protratti sino a tarda ora.