Una serie di emendamenti al regolamento per la disciplina della videosorveglianza.
Il gruppo cittadino di Fratelli dâItalia si attiva per "apportare miglioramenti sostanziali - si legge in una nota - al testo licenziato dal centrosinistra che è allâordine del giorno per lâapprovazione, lunedì prossimo in Aula, salvo slittamenti".
âIl regolamento che la maggioranza ha predisposto, che ha come scopo non solo quello normare il sistema cittadino di videosorveglianza, ma anche di integrarlo con lâiniziativa dei privati, non ha previsto, però, alcuna convenienza per i privati stessi nel convenzionare il proprio sistema di telecamere con quello comunaleâ, dice Marco di Michele Marisi, segretario cittadino di Fratelli dâItalia prima di spiegare le modifiche proposte al testo.
âGli emendamenti da noi predisposti che andranno in aula per il tramite dei consiglieri Vincenzo Suriani e Francesco Prospero, hanno lo scopo di incentivare i privati al collegamento dei propri impianti a quello comunale al fine di potenziare lo stesso sistema cittadino di videosorveglianza, che altrimenti rimarrebbe fermo così comâè, salvo lâAmministrazione non voglia predisporre un progetto di ampliamento dello stesso. Poiché il regolamento prevede lâintegrazione dellâimpianto su iniziativa di privati - ha spiegato di Michele Marisi - è opportuno che si preveda che il privato abbia convenienza a collegare il proprio impianto a quello comunale, così da assicurare una copertura maggiore del territorio, laddove ad esempio le telecamere pubbliche non sono presenti, ed evitando invece una sovrapposizione nelle zone dove le stesse, invece, ci sono.
Il testo, ad oggi, ad esempio, prevede che il privato che a proprie spese ha installato il sistema di videosorveglianza e che lo convenziona con quello cittadino, non ha nemmeno diritto a poter visionare le immagini, ed a suo carico, peraltro, gravano tutte le spese di gestione dellâimpianto stesso, tanto che, tra gli emendamenti presentati, vi è quello per il quale le telecamere oggetto di convenzione tra il privato ed il Comune, abbiano la manutenzione a carico del Comune. Al contrario - ha proseguito - così come il regolamento è stato predisposto, il privato non ha alcun âpotere decisionaleâ sul sistema che a sue spese installa e che mette a disposizione dellâEnte pubblico, tanto che il rischio, qualora gli emendamenti proposti non dovessero passare, è che nessuno aderisca alla forma di convenzionamento, con il risultato che non vi sarà alcun sistema integrato di videosorveglianza, ma il regolamento servirà solo ed esclusivamente a normare il trattamento dei dati personaliâ.
âIl tema della sicurezza ci ha sempre visto in prima lineaâ hanno sottolineato i consiglieri Vincenzo Suriani, capogruppo, e Francesco Prospero. âRiteniamo che la partecipazione dei privati alla incentivazione delle misure di sicurezza per la città , debba essere favorita e spinta dallâEnte pubblico che deve creare condizioni favorevoli. Oggi, fornire un incentivo alla installazione di telecamere, dato sotto forma di manutenzione degli impianti che si decidono di convenzionare col sistema cittadino, può essere un modo per aumentare la presenza delle telecamere ed anche la strada meno dispendiosa per il Comune rispetto ai contributi sulla installazione dei quali si continua a parlare ma sui quali in effetti questa Amministrazione non ha mai lavorato. Se da una parte è vero che lâinstallazione di telecamere da parte dei privati aumenta la stessa loro sicurezza, dallâaltra occorre che vi sia la convenienza di dover collegare il proprio impianto a quello comunale, altrimenti accadrà che senza che vi sia raccordo tra privati ed Ente Comune, alcune zone della città vedranno la âsovrapposizioneâ del raggio di azione delle telecamere, ed altre resteranno scoperte. Ci auguriamo - hanno concluso Suriani e Prospero - che il Consiglio comunale voglia accogliere queste modifiche migliorative del regolamentoâ.