âCon la nuova raccolta differenziata, che entrerà in vigore il 1° maggio, verranno penalizzati i cittadini che vivono nei condomini e non ci sarà alcun vantaggio per gli utenti virtuosiâ. Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle fa le pulci alle novità introdotte dalla Pulchra, diventata completamente privata dopo lâacquisizione delle quote pubbliche detenute dal Comune allâinterno del pacchetto societario.
Dal 1° maggio spariscono le campane del vetro (materiale che verrà ritirato a domicilio insieme allâorganico, allâindifferenziato, alla plastica e alla carta) e tutti i cittadini saranno muniti di contenitori dotati di microchip che facilitano i controlli del personale incaricato. In questo modo aumenteranno le sanzioni a carico di chi non differenzia i rifiuti in maniera corretta.
In questi giorni i âfacilitatori ambientaliâ, cioè i ventuno giovani reclutati dalla società che si occupa del servizio di igiene urbana, si stanno recando nelle abitazioni per consegnare i contenitori sui quali sono apposti codici a barre con lo scopo di collegare i rifiuti a chi li ha prodotti. A chi non viene trovato in casa viene lasciato un avviso.
âAccadrà che i proprietari di abitazioni singole e di villette mono-familiari continueranno a lasciare sotto casa i cestini piccoli, da ora in poi associati alla singola utenza determinata dal codice, e i proprietari di appartamenti in condominio continueranno a servirsi dei secchi grandi per la raccolta comune allo stabileâ, dicono Dina Carinci e Marco Gallo, âin questâultimo caso, però, la Pulchra non potrà individuare e sanzionare la singola famiglia che sbaglierà a differenziare e, paradossalmente, lâerrore del singolo ricadrà anche sui condomini che invece differenziano correttamente; infatti, la sanzione per lâerrato conferimento dei rifiuti sarà comminata allâintero condominio. Insomma, controlli più serrati e sanzioni per i cittadini âdistrattiâ, ma nessun vantaggio per i cittadini âvirtuosiâ, specie se abitano in un condominioâ.
I due consiglieri pentastellati ribadiscono quindi la necessità di introdurre la âtariffa puntualeâ, cioè il sistema ampiamente adottato da tantissimi comuni italiani, che commisura la tassa pagata dai cittadini alla effettiva quantità di rifiuti indifferenziati prodotti.