âUn uomo integerrimo, sempre molto meticoloso e attento ai dettagli, intransigente con sé stesso e con gli atri. Un uomo il cui esempio di tenacia per la promozione della cultura rimarrà indimenticabileâ.
Con queste parole Peppino Forte, vicesindaco e assessore alla Cultura di Vasto, ha ricordato lâavvocato Bontempo, alla presenza della moglie Anna Lops, dei figli e di un folto numero di presenti.
âIl suo ruolo allâinterno del direttivo dellâEnte Nazionale per il Turismo â ha sottolineato Forte - ha giovato tantissimo alla nostra città â.
Una carrellata di immagini proiettate hanno ricordato, infatti, tutte gli eventi realizzati a Vasto grazie al volere e allâimpegnato di Bontempo, dal Festival delle Sirene, nato dalla collaborazione con Pino Correnti, ex direttore del Piccolo di Milano, al Premio Ippocampo, alla Rassegna Internazionale di musica d'organo, alla Sagra delle Campanelle di San Rocco. Lâavvocato, inoltre, ha contribuito fortemente alla realizzazione del Monumento alla Bagnante, realizzata dallo scultore ortonese Aldo D'Adamo come simbolo della Vasto turistica e, non da ultimo, è stato l'ideatore del Premio Vasto, giunto al suo 51° anno e che si svolge nelle Scuderie di Palazzo Aragona, riscoperto e valorizzato anche grazie a lui.
Ad intervenire sono stati lo storico Luigi Murolo e la critica dâarte Daniela Madonna, che hanno ricordato entrambi, con tanta commozione ed amicizia, lâoperato dellâavvocato, ma anche âle tante difficoltà che, però, non hanno finora scoraggiato la volontà di andare avantiâ.
Daniela Madonna, parlando dellâedizione di questâanno, ha inoltre affermato: âla mostra si intitola âPaesaggi oltre il paesaggioâ ed è un dialogo ideale con Filippo Palizzi sul tema del paesaggio , appunto, sia come macro concetto dell'arte contemporanea ma che poi viene superato dagli artisti contemporanei interpretazioni personalizzate. Ci sono dei quadri che partono dall'inizio del Novecento per arrivare ai nostri anni quindi ci sono sia esponenti dell'arte abruzzese come Cascella, Michetti, fino ad arrivare agli Schifano, alla scuola romana degli anni 60 e ad autori contemporanei che hanno anche età diverse. Sono opere prevalentemente provenienti da collezioni private, ma ci sono anche opere che sono state prestate da Fondazioni e di Musei. Quindi è stata una bella occasione per conoscere opere quasi inedite e sulla linea della mostra dello scorso anno quindi dare la possibilità al grande pubblico di incontrare questi quadri che altrimenti resterebbero sempre inclusi in proprietà private. La curatrice è Silvia Pegoraro che si è occupata insieme a me anche del premio Vasto dell'anno scorsoâ.