Sarà un accordo di confine con la Regione Molise a consentire lâattivazione del servizio di Emodinamica allâospedale âSan Pioâ di Vasto.
Ad annunciarlo, in una gremita conferenza stampa, Angelo Muraglia, ex Direttore del dipartimento per la salute e il Welfare della Regione Abruzzo, Pasquale Flacco, direttore generale della Asl 02 Lanciano-Vasto-Chieti, Silvio Paolucci, assessore regionale alla Programmazione sanitaria, e Francesco Menna, sindaco di Vasto.
In un incontro del 21 dicembre scorso con la Regione Molise si sono buttate le fondamenta solide su cui mettere in piedi il servizio atteso da anni nella nostra città . Un percorso condiviso sul segmento cuore-cervello che porterà il nosocomio vastese, come ha chiarito Muraglia, ad avere âil laboratorio di angiografia e di radiologia interventistica per situazioni di emergenza e questo grazie al fatto che lâospedale di Vasto è stato classificato come DEA di I Livelloâ. In particolare lâaccordo prevede che Vasto diventi lâhub di radiologia interventistica mentre il servizio di Emodinamica sarà condiviso: al 'San Pio' sarà h24, mentre al 'San Timoteo' di Termoli sarà in servizio nelle 12 ore diurne, con una condivisione di personale e strategie. La Sanità regionale abruzzese, invece, si impegna a sostenere e supportare lâospedale âCaraccioloâ di Agnone soprattutto per le attività di pronto soccorso e dialisi quale nosocomio per le aree disagiate.
Un annuncio che non poteva non rendere felice il primo cittadino di Vasto, Francesco Menna âper questo risultato importante, soprattutto per lâemodinamicaâ che ha definito âa maglie larghe che permetterà di recepire anche utenza molisanaâ.
Nel dettaglio, Flacco ha evidenziato come, per quanto concerne la sala emodinamica, âabbiamo approvato la Delibera con il layout e il computo metrico, che prevede una spesa complessiva di 120 mila euro. Lì verrà sistemato lâangiografo Toshiba di ultima generazione per il quale siamo in fase di appaltoâ.
Si è tolto qualche sassolino dalla scarpa lâassessore regionale Paolucci. âQuesto è stato lâultimo grande obiettivo da cogliere â ha detto â ed anche il più complicato da raggiungere ed è per questo che alcuni hanno deciso di farci politica, certamente no ioâ. Il riferimento è ai parametri assistenziali stabiliti dal Decreto Ministeriale 70 del 2 aprile 2015, che per lâemodinamica prevedono un bacino di utenza di 300mila abitanti per avere il know-how minimo a garantire la qualità del servizioâ. Per farlo si è sfruttato una possibilità di deroga sancito dal punto 3.2 dellâallegato 1 del Decreto, che, proprio in relazione alle discipline complesse e ai relativi quanto necessari bacini di utenza, recita: ââ¦normalmente esse trovano posto in una o più strutture, oppure possono essere dislocate nell'ottica di un'area di utenza maggiore della regione ed essere oggetto di contrattazione tra regioni confinantiâ¦â. Di qui lâapertura del dialogo con la ASREM (Azienda sanitaria della regione Molise). E se è vero che, comprendendo lâarea termolese il bacino sale tra i 250mila e i 300 mila utenti, dallâaltro si è fatto leva sulla considerazione che essendo entrambe località turistiche in estate si raggiungono numeri anche di 500mila possibili utenti.
âPer aggiungere lâobiettivo â ha detto, infatti, Paolucci â lâunica via possibile era raggiungere un accordo di confine e cambiare la natura radicale dellâospedale di Vasto. Con questa scelta realizziamo un vero ospedale di confine dedicato allâemergenza-urgenza, un progetto che resterà per decenniâ. Messo in piedi lâaccordo ora bisognerà lavorare su realizzazione della sala, formazione del personale medico e sanitario condivisione delle scelte anche sulla mobilità che riguarda il resto delle prestazioni non ricadenti nellâambito dellâemergenza-urgenza.
Di fatto, secondo le intenzioni dei vertici sanitari regionali, lâemodinamica a Vasto dovrebbe partire in autunno.
Dinanzi ai visibilmente soddisfatti dottori Aloè (promotore della famigerata raccolta di oltre 16mila firme che ha dato ulteriore impulso alla questione), Levantesi e Litterio (che ha ribadito anche la necessità che si giunga a breve allâattivazione dellâangioplastica dopo la stroke unit e la trombolisi endovenosa) altri due sono stati gli annunci importanti della mattinata per il buon vecchio âSan Pio da Pietrelcinaâ. Innanzitutto, in questi giorni la Asl ha âaperto le buste per lâacquisto della nuova TAC di Vasto â ha dichiarato Flacco - un appalto aggiudicato alla General Electric per lâimporto di 370 mila euroâ. Il nuovo strumento, di cui verrà dotata la Radiologia del S. Pio, è una TAC a 64 strati con ricostruzione a 128 strati che permetterà âdi fare angiocuore, angioplastica, stadiazione tumorale e colonscopia virtualeâ. La TAC attualmente in uso in Radiologia verrà collocata al Pronto Soccorso che diventerà unità autonoma dal punto di vista radiodiagnostico, il secondo caso nella Asl teatina.
Inoltre, Paolucci ha aggiunto che è stato approvato lâAtto aziendale della Asl con il quale si sancisce il mantenimento dellâUnità Operativa Complessa di Geriatria al 'San Pio' con quella che ha definito âuna forzatura normativaâ.
à toccato al presidente di Anci Abruzzo, Luciano Lapenna, riportare per un attimo tutti coi piedi per terra alla luce del dibattito e di quanto sta emergendo in materia di Sanità anche allâinterno di Anci con âil ruolo dellâospedale che viene sempre più a perdere la sua centralità â. âDobbiamo pensare alla Sanità in modo diverso â ha proferito â perché la sfida del futuro sarà tagliare i posti letto e non aumentarli, grazie anche alle nuove tecnologie, con lâaccesso al Pronto Soccorso che si è orientati a limitare ai soli codici rossiâ. Un Lapenna che non si è lasciato sfuggire lâoccasione di invitare Paolucci a posare la prima pietra del nuovo ospedale vastese prima della fine del suo mandato regionale.