Mozioni 'stoppate', le minoranze insorgono

Parlano di "democrazia sospesa" i consiglieri D'Alessandro, d'Elisa, Giangiacomo, Laudazi, Prospero e Suriani

riceviamo e pubblichiamo
07/10/2017
Attualità
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Democrazia sospesa. Parole grosse, ce ne rendiamo conto, ma non ne conosciamo altre per denunciare l’atto di prepotenza di un Sindaco e di un Presidente del Consiglio, messo sotto tutela proprio dal Sindaco, che hanno escluso due Mozioni dall’ordine del giorno di un Consiglio comunale, marchiandole di inammissibilità e improcedibilità.

La prima, riferita al decreto ingiuntivo della Pulchra di un milione di euro e ai termini fatti scadere per opporre resistenza; la seconda, sulle parcelle liquidate dal dirigente Mercogliano ad alcuni avvocati. Paura dell’Aula, paura della discussione e paura del voto. Perché? Si vuole impedire di approfondire la questione? O si teme di finire sotto, come accaduto sulla costituzione di parte civile per il processo sui baschi azzurri e sul voto di Pollutri, mandato a casa dall’Aula ma, inspiegabilmente, non ancora dal Sindaco? O entrambe le cose?

Ovviamente, se la democrazia è sospesa, a poco servono le conferenze dei capigruppo e, verrebbe da dire, a poco servono i Consigli comunali, se ciò che viene approvato non trova conseguente applicazione. Come si può andare, giustamente, ad accogliere e applaudire don Luigi Ciotti davanti a centinaia di studenti e calpestare la democrazia non rispettando le decisioni del Consiglio comunale? Il Sindaco ha detto che trasmetterà le carte in Procura. Si risparmi la fatica. In Procura ci andiamo noi. Lui ha tanto da fare. Pensi a revocare l’incarico a Pollutri e a far sapere presto alla cittadinanza com’è stato possibile far scadere i termini su un decreto ingiuntivo da un milione di euro.

Inoltre, se la democrazia è sospesa, se il Presidente del Consiglio arriva persino a minacciare in Aula un Consigliere di minoranza, non resta che chiederne la revoca raccogliendo le firme per sfiduciarlo. Noi siamo sei e non ci sfugge che per richiederla occorrono otto firme. Vediamo se altri vorranno firmare ed aggiungersi o assumersi la pesante responsabilità di essere rappresentati da chi non è in grado di garantire la dovuta imparzialità, in Aula e fuori.

I Consiglieri comunali

Davide D’Alessandro (Vasto2016)

Alessandro d’Elisa (Gruppo Misto)

Guido Giangiacomo (Forza Italia)

Edmondo Laudazi (il nuovo Faro)

Francesco Prospero (Progetto per Vasto)

Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia)

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