Dall'ex sindaco di Vasto e consigliere regionale Antonio Prospero riceviamo e pubblichiamo.
Novantasei anni fa, il 10 luglio del 1921 a Gissi nasceva Remo Gaspari, mentre il prossimo 19 luglio ricorrerà il sesto anniversario della sua morte.
Avverto il dovere umano della gratitudine verso questâuomo politico. Da qui la necessità di ricordare la figura di un uomo figlio di questa terra dâAbruzzo, che ha guidato per decenni moralmente e politicamente unâintera classe dirigente attorno agli ideali e ai valori della Democrazia Cristiana che vide tra i fondatori il vastese Peppino Spataro.
Nel ricordo di unâamicizia sincera con Remo Gaspari di lui mi piace evidenziare che per anni è stato ministro in importanti dicasteri, vice segretario nazionale della DC oltre ad aver ricoperto la carica di sindaco di Gissi.
In questa doppia ricorrenza voglio prendere a prestito le parole dellâarcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte, pronunciate prima del rito funebre, quando parlando dellâex ministro disse che Gaspari lasciava il vuoto di un politico «che si è impegnato con sobrietà personale per il bene comune e come tale è un esempio, uno stimolo anche ai politici di oggi. LâAbruzzo gli deve molto e questo è riconosciuto da tutti, anche da quelli che sono stati i suoi oppositori. Sì, Remo Gaspari è stata lâespressione migliore di questa terra, ha dimostrato con i fatti e con lâazione amministrativa di voler bene alla sua Regione e noi abruzzesi gli saremo per sempre riconoscenti».
Voglio rinnovare lâimpegno di attivarmi affinché si possa realizzare a Vasto un monumento per tributare una degna memoria e riconoscimento a un uomo che ha rappresentato per lâAbruzzo e per gli abruzzesi lâidea del politico illuminato, caparbio e concreto capace di essere il vero motore dello sviluppo della nostra regione in anni difficili come il dopoguerra tenendo conto che il Comune di Vasto gli ha assegnato la cittadinanza onoraria.