Un pomeriggio di emozioni a forti tinte nerazzurre quello trascorso ieri al âPoseidonâ di San Salvo Marina. Nella manifestazione organizzata dagli Inter Club di San Salvo, Cupello, Roccaspinalveti e Casoli e dedicata alle popolazioni terremotate dâAbruzzo (lâincasso della serata verrà devoluto a loro favore), sono intervenuti Gigi Simoni, indimenticato allenatore dellâInter conquistatrice del primo trofeo dellâera di Massimo Moratti (la Coppa Uefa 1997-98), e Nicola Berti, vincitore dello scudetto dei record 1988-89 e di due Coppe Uefa e tuttora idolo indiscusso della tifoseria interista.
Oltre agli allenamenti dei ragazzi under 14 guidati dagli allenatori delle giovanili dellâInter, le voci più rilevanti della scaletta dellâevento coordinato dal presidente dellâInter Club San Salvo Virginio Di Pierro, sono state la presentazione della biografia su Gigi Simoni, la partecipazione di Nicola Berti e lâincontro delle due leggende nerazzurre con i numerosi tifosi e membri degli Inter Club accorsi per lâoccasione.
Lâex allenatore di Inter, Napoli, Genoa e Cremonese, in particolare, ha regalato ai presenti numerosi spunti di riflessione e gustosi aneddoti durante la discussione sul libro âSimoni si nasce. Tre vite per il calcioâ, svoltasi insieme a due dei tre autori Luca Carmignani e Luca Tronchetti (Rudi Ghedini era assente per problemi di salute) e moderata da Di Pierro: Simoni, tra le altre cose, ha raccontato infatti di come Ronaldo fosse lâunico a usufruire di un âpermesso specialeâ (âera il solo calciatore della rosa a cui veniva consentito di bere la Coca-Cola, ma solo perché non riusciva proprio a farne a menoâ) o di come lo stesso Fenomeno volesse attentare alla capigliatura del suo allenatore dopo la vittoria della Coppa Uefa (âFacemmo una scommessa. Voleva rasarmi i capelli a zero se avessimo vinto. Io ero convinto che avremmo perso, perciò accettai. Dopo il trionfo si presentò con un paio di forbici in mano, ma non ci fu nessun taglio: fu una cosa molto simpaticaâ).
Nel dibattito non poteva mancare, ovviamente, un corposo riferimento al discusso campionato 1997-98 vinto dalla Juventus (âSi sentiva la presenza di una mano che manovrava tutto, la Juve aveva potere. Troppi errori in quel campionato, non è normale. Quanti rigori non dati ci sono stati in questi ultimi ventâanni? Se si continua ancora a parlare dello scontro Iuliano-Ronaldo credo ci sia un motivo. Lâarbitro Ceccarini? Beh, avrebbe potuto dire: âPuò darsi che abbia sbagliato, dovevo decidere in pochi istantiâ. Invece no, continua sempre a dire che quel rigore câeraâ). Ha trovato spazio anche una breve trattazione sulla revoca dello scudetto 2005-06 alla società bianconera, assegnato dâufficio allâInter (âNon ha ricompensato quello che non abbiamo potuto vincere nel 97-98. Non mi interessa più, è un boccone amaro che abbiamo mandato giù, stare qui a piangerci addosso è inutile. Dobbiamo tornare a vincere il campionato, evidentemente chiederemo delucidazioni alla Juve su come si fa a vincereâ). Simoni ha poi rivelato di aver perdonato Moratti, colpevole di averlo esonerato âsenza un perché. A volte gli esoneri mi facevano felice, quello dellâInter invece no, mi è dispiaciuto moltissimo. Era meravigliosa quella squadra, era molto facile guidarli. Moratti sbagliò, ma è una grande persona, gli voglio beneâ.
Qui di seguito, le nostre interviste a Nicola Berti e Gigi Simoni (entrambi ci hanno detto di aver apprezzato profondamente lâaccoglienza e la bellezza del nostro territorio) e Virginio Di Pierro.
interviste di Nicola di Santo
Foto e Video di Nicola Palma Ucci