Il Cicaf, Centro Italiano di Consulenza e Alta formazione di Lanciano, promuove il Convegno Formativo con lo psichiatra Paolo Crepet, ospite mercoledì 25 gennaio nel teatro della Scuola Madonna dell'Asilo a Vasto dalle ore 16.30.
"Il coraggio di educare" è il tema, fortemente voluto da chi da anni opera all'interno di questa associazione nella convinzione della crescita individuale e collettiva. A moderare l'incontro, che vede l'accreditamento per professionisti di settore, la giornalista Paola D'Alonzo.
Per partecipare è necessaria l'iscrizione
Info e Contatti
Dr. Luigi Gileno, psicologo, psicoterapeuta, tel. 347-5519028
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Rivolgo alcune domande al prof. Paolo Crepet, che ringrazio innanzi tutto per la disponibilità .
Professor Paolo Crepet, qual è il suo punto di vista sull'emergenza educativa?
E' un punto di vista che nasce dalla cronaca di tutti i giorni, quello che è successo con i ragazzi di Ferrara e altri casi di questo genere che sono solo la punta di un iceberg che ci dice che non è una emergenza, ma è un disastro educativo, un totale disatro di cui non dimostriamo di essere così tanto preoccupati. L'anticipazione dell'età , un'idea di educare senza alcuna regola, pensando che i figli debbano solo pretendere e non dare mai niente, perdonarli in tutto e per tutto, questa è idiozia educativa.
Gli agenti educativi, scuola, famiglia ed educatori, in rete sono una forza. Nella sua esperienza quanto è importante il confronto tra le parti?
Certo si, è importante. Però nell'autonomia, possibilmente. Nel senso che ciò che abbiamo visto in tutti questi anni, che è quello di 'invadere costantemente' da parte dei genitori sempre più spesso, il territorio della scuola, è dannoso.
Una mamma non fa l'insegnante e viceversa, chiaro? E un papà non fa l'insegnate e viceversa. Quindi mamma e papà fanno i genitori quando è il momento, cioè a casa loro, in una scuola, no. Tranne cose eccezionali, no.
Certo se un genitore vuole andare a scuola per sapere come va il proprio figlio, si. Quello che abbiamo visto in maniera terrificante, sopratutto nel nostro Paese, è l'entrata a gamba tesa di mamme e papà , zie, nonne, etc etc..sulla scuola, sopratutto quando la scuola diventa esigente e severa, ma la scuola o è esigente e severa oppure non è una scuola.
Presto avremo la sua presenza qui in Abruzzo, a Vasto per un convegno-formativo. C'è un suo testo che possiamo approfondire prima dell'incontro con lei?
Uno è "La gioia di educare" di Einaudi e un altro più recente è "Baciami senza rete" per Mondadori, in questo ultimo, 'rete' nel senso della rete web che ha invaso le nostre vite e non mi sembra una cosa marginale.