âAl Cotir da oggi è stata sospesa lâerogazione del gas e come se non bastasse da lunedì verrà a mancare anche lâenergia elettrica causando un danno immobiliare e patrimoniale alle strutture di proprietà della Regione che denuncerò alla Corte dei Conti. Questo è il risultato di una politica che in questi 30 mesi non ha voluto affrontare mai seriamente le problematiche relative ai Centri di Ricerca regionali causando disfunzioni, la loro agonia e al tempo stesso la mortificazione umana e professionale dei lavoratoriâ.
Questo il commento del presidente della Commissione Vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo che ricorda come âda mesi ho denunciato la lentezza sia della Regione Abruzzo sia del Dipartimento Politiche agricole nellâaffrontare le problematiche inerenti i Centri di Ricerca e lâesigenza di attribuire, già da questâestate, il milione di euro stanziato al fine di sbloccare le progettualità in essere ed arginare le emergenze. Come ho denunciato che nessun passo in avanti è stato fatto per arrivare al Centro unico unificando lâEnte vastese con le altre strutture abruzzesi.
Oggi, invece, ci troviamo di fronte a una situazione triste e preoccupante. Una situazione sconcertante che la dice la lunga dellâattenzione che DâAlfonso e Pepe hanno riservato a Cotir e Crab che adesso saranno costretti a chiudere i battenti visto che si trovano nellâimpossibilità di non pagare neanche le utenze indispensabili per la vita delle sue strutture. Mai â continua Febbo â si era arrivati ad una situazione così degradante dove strutture e strumentazione possono irrimediabilmente essere danneggiati. Infatti presso il Cotir vi sono serre, strumentazioni per analisi, lâMNR (radiografia nucleare dal valore di 800 mila euro che in caso di interruzione della corrente elettrica ci vorrebbero 200 mila per ripristino funzioni) che devono essere costantemente alimentati dallâenergia elettrica. Visto lo scenario â conclude Mauro Febbo â i lavoratori si apprestano a vivere giorni veramente difficili che non fanno presagire proprio niente di buono sia rispetto al loro futuro sia alle strutture che ormai giorno dopo giorno andranno a deteriorarsi danneggiando e depauperando un patrimonio immobiliare e fondiario della Regione di rilevanza unica di cui dovranno rispondere alla Corte dei Conti alla quale mi rivolgerò in tempi breviâ.