Cittadini che si autotassano, Comune ed altre associazioni che collaborano ed ecco la concretizzazione dell'eliporto a Torrebruna.
Domenica pomeriggio l'inaugurazione della struttura, avvenuta alla presenza di autorità regionali e ai sindaci del territorio.
"L'eliporto sarà al servizio di tutta la comunità locale e dell'Alto Vastese e sarà utilissimo per le emergenze sanitarie", ha detto il sindaco del centro del Vastese interno, Cristina Lella ringraziando quanti hanno fattivamente contribuito all'obiettivo.
Eâ una storia particolare quella dellâeliporto di Torrebruna, paese di 800 anime dellâAlto Vastese - si legge in un articolo pubblicato sul quotidiano il Centro -, dove è nato anche il dottor Giulio Desiderio, valente medico del soccorso al 118 di Bologna. Proprio lui ha lanciato lâidea di realizzare a Torrebruna una pista di atterraggio per i mezzi del 118. Ma se il paese avesse atteso i tempi e la burocrazia della Regione, avrebbe dovuto attendere dieci anni.
Così la gente di Torrebruna, seguendo i consigli del dottor Desiderio, si è rimboccata le maniche ed ha cominciato un anno fa ad autotassarsi. Associazioni di volontariato in prima fila, come la âCorvaraâ, gli Alpini e la Protezione Civile, insieme a tanti compaesani, e allâaiuto del Comune, sono riusciti a raccogliere 20.000 euro, ovvero la somma necessaria per costruire lâeliporto.
Una scelta che salverà la vita a chissà quante persone se si pensa che per percorrere in ambulanza i 55 chilometri, che separano Torrebruna dallâospedale 'San Pio da Pietrelcina' di Vasto, occorrono unâora e mezza, lungo strade 'da terzo mondo', sempre più malmesse e poco curate.
Ma il paese, che viaggia più veloce della sanità e della politica regionale, non si ferma. E' infatti già partita una nuova raccolta di fondi, per dotare lâeliporto di un impianto di illuminazione a norma.