Sono stati momenti di intensa comunione quelli vissuti domenica 18 settembre, in occasione della visita a Vasto della Commissione mista internazionale tra la Chiesa Cattolica e le Chiese Ortodosse, che dal 15 al 22 settembre è riunita a Chieti per la quattordicesima sessione plenaria.
I membri della Commissione, di cui componente per la parte cattolica è il nostro arcivescovo mons. Bruno Forte, sono stati accolti in piazza Rossetti dal sindaco Francesco Menna, dal sindaco di Casalbordino Filippo Marinucci, dallâassessore Maria Travaglini di San Salvo, in rappresentanza del sindaco Magnacca, dal presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Forte, dal delegato alla Cultura Elio Baccalà e da alcuni sacerdoti locali.
Gli illustri ospiti, tra i quali câerano le due personalità che presiedono lâincontro ecumenico, il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dellâUnità dei Cristiani e lâarcivescovo di Telmessos, Job Getcha, rappresentante del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli presso il Consiglio Ecumenico delle Chiese, sono stati accompagnati in corteo nella chiesa di Santa Maria Maggiore.
Qui hanno visitato la reliquia della Sacra Spina. Il parroco don Domenico Spagnoli ha rivolto un suo breve saluto agli ospiti, sottolineando lâimportanza della Sacra Spina, concessa tra il febbraio 1562 e il marzo 1563 dal Pontefice Pio IV al Marchese del Vasto Ferrante Francesco II DâAvalos, vero patrimonio religioso della città e grande testimonianza dellâamore di Gesù per lâumanità .
La sacra reliquia è stata, quindi, portata sullâaltare maggiore e, dopo lâincensazione, il vescovo Forte ha invitato tutti i presenti ad accompagnare i lavori della Commissione con la preghiera perché si realizzi lâunità che non è uniformità , ma comunione nella diversità . Padre Bruno ha concluso il suo intervento, ricordando che il cammino dellâunità passa attraverso la Croce. Eâ seguito il devoto bacio della reliquia da parte di tutti i membri della Commissione, mentre il Coro cantava lâinno âAve Spinaâ.
Si è snodata, quindi, la processione, aperta dalla Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone e da alcuni rappresentanti delle altre confraternite cittadine, per raggiungere, nonostante la pioggia, la Concattedrale di San Giuseppe, sede giubilare, per lâattraversamento della Porta Santa e lâatto di venerazione allâicona della Madonna della Misericordia.
Incisive e coinvolgenti le parole dette dal parroco don Gianfranco Travaglini, che ha ricordato, in particolare, come Vasto sia stato nel passato un ponte tra lâOccidente e lâOriente. I contatti con lâaltra sponda, ha aggiunto don Travaglini, risalgono al 1400, quando gruppi consistenti si sono rifugiati nel nostro territorio. Da allora esistono ancora oggi paesi che conservano usi e lingua albanese. Il parroco è passato a spiegare lâimportanza del trittico di Maria Santissima della Misericordia, che raffigura la Vergine con il Bambino tra Santa Caterina dâAlessandria e San Nicola di Bari. Esso, che è un dipinto su tempera, su tre tavole in legno di abete bianco e pioppo, ben rappresenta lâintenso colloquio intercorso tra Oriente e Occidente. Eâ attribuito, infatti, a Michele Greco da Valona, pittore albanese, uno dei talenti maggiormente creativi dellâarte figurativa rinascimentale. La sua figura, ha concluso don Travaglini, è una prova della costante comunicazione vissuta tra le due sponde dellâAdriatico.
Anche nella Concattedrale câè stata lâincensazione, dopo la quale i membri della Commissione hanno baciato lâimmagine di Maria ed hanno cantato lâAve Maria in latino.
Il terzo momento della visita si è svolto nella Pinacoteca di Palazzo dâAvalos, dove il sindaco Francesco Menna ha rivolto agli ospiti il saluto dellâAmministrazione comunale, ringraziando il vescovo Forte per aver organizzato questa importante visita alla città .