Non c'è Carnevale a Vasto, negli ultimi anni, senza la âÅ torieâ di Fernando D'Annunzio.
E la tradizione verrà rispettata domenica 7 febbraio, con la riproposizione del canto tradizionale carnascialesco, dalle origini antiche, forse risalenti al tempo dei cantastorie medievali. Un canto il cui testo â rigorosamente in dialetto locale ed abruzzese - viene elaborato dal poeta e scrittore, nonché cultore di storie vastesi Fernando DâAnnunzio, ultimo autore dal 1995.
Nella 'Å torie' trova risalto la narrazione, in chiave spesso scherzosa, dei fatti accaduti durante lâanno trascorso, tra un Carnevale e lâaltro, partendo da argomenti internazionali, proseguendo con i principali nazionali e soffermandosi poi su quelli opiù strettamente locali. Lâautore non dice, ma mette in versi, rima, metrica e musica la voce del popolo, voce che loda, che critica, che denuncia, senza voler essere di parte e senza voler offendere alcuno⦠e, come si suol dire, ogni eventuale riferimento è realmente âpuramente casualeâ.
Nel 2014, edita da âIl Torcoliere â Vastoâ, è uscita la raccolta intitolata âLa Å torieâ, contenente le 20 edizioni dal 1995 al 2014, completa di ricerca storica e documentazione fotografica, con la collaborazione di Lino Spadaccini e Beniamino Fiore.
Gli appuntamenti con i canti sono fissati domenica, a mezzogiorno nella chiesa di Santa Maria del Sabato Santo e nel centro storico, dalle 17 alle 19,30, con 'incursione' nella chiesa di Sant'Antonio di Padova alle 18,30 e la ribalta della diretta televisiva su Trsp.