Yari Perrotti, una vita di successi tra sella e fitness

Clara Di Lello
28/08/2015
Territorio
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Lo si può trovare praticamente ogni giorno nella sua palestra, la Pegaso, che gestisce con Alessandra Neri. Quando si allena non ci sono massimali che tengano, la sua passione per lo sport è innegabile, così come la cortesia e la simpatia, parole chiave dell’intero staff che lo accompagna.

Inizia a dedicarsi allo sport da ragazzo, gioca a calcio con la Vastese Ragazzi fino ai Giovanissimi regionale e compete per la sua scuola in gare di atletica leggera.

Finite le superiori decide di frequentare e laurearsi all’ISEF dell’Aquila, ma non si ferma qui e si laurea una seconda volta, questa volta in Scienze Motorie con il massimo dei voti, nella prima facoltà italiana a conseguire questo titolo di studio. Nel 1998, entra ufficialmente nel mondo delle palestre ricoprendo per la prima volta il ruolo di insegnante.

Due anni dopo, nel 2000, apre una palestra tutta sua: la Pegaso, avviando così un’avventura che dura ancora oggi.

Tutto inizia in via Platone, mettendo in pratica la sua visione innovativa di palestra, da così il via all’introduzione di corsi sempre nuovi, presentandoli spesso per primo sul territorio. Negli anni l’offerta si è ampliata con lo spinning, il walking, gli allenamenti funzionali, il fitness coaching, fino alle ultime novità come il tabata e la ginnastica vaginale.
Nel 2004 cambia sede, aprendo in via del Cimitero, dove la palestra si trova tutt’oggi, continuando ad innovare e a modernizzarsi. L’ultimo passo nel mondo della tecnologia, infatti, lo fanno fornendo il servizio di app: APP-palestre.

Contemporaneamente al mondo del fitness, però, viene portata avanti anche un’altra passione. Grande abbastanza da permettergli di arrivare a partecipare ad alcuni dei campionati mondiali più importanti nel mondo dell’equitazione ed a gareggiare persino contro lo sceicco del Bahrein.

In diciannove anni tra i cavalli, Yari gareggia infatti per otto di essi in gare internazionali. Cade proprio in questi giorni il terzo anniversario della medaglia d’argento nel World Endurance Championship for Young Horses a Babolna, Ungheria, traguardo mai raggiunto prima dall’Italia in quella competizione.

Ma non è questo il suo primo record, è a Fontanafredda, nell’ottobre 2012, che diventa il primo italiano in Italia a correre una 120 chilometri internazionale con una media superiore ai 20 km/h.

Dopo aver collezionato una serie di record e vittorie, però, decide di abbandonare la sella, sostituendola con quella della sua moto che utilizza per esplorare le bellezze d’Abruzzo.

Yari delle volte riesce anche a fermarsi e quando lo fa, scrive romanzi di narrativa, partecipando a concorsi letterari. Un personaggio a tutto tondo, il suo, che nonostante i traguardi che può vantare, resta cordiale e permette a chi lo incontra di andar via sempre con un sorriso e a chi frequenta la sua palestra di sentirsi sempre a casa.

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