âOgni stagione ha i suoi buoni fruttiâ era la proverbiale affermazione dei nonni contadini quando raccoglievano le ricchezze donate dalla terra nei differenti cicli stagionali.
Popolare detto che trova riscontro in sempre più attuali riflessioni sui tanti giovanissimi italiani che, come i nostri avi, negli anni '50, si allontanano dallâItalia ed emigrano in altre terre alla ricerca affannosa di un fruttuoso lavoro. Una storia che si ripete in una diaspora di risorse e in dispersioni di ricchezze umane. Oggi sono pochi i giovani che sentono ancora forte il richiamo in solide radici ed investono il proprio futuro partendo dalla forza della storia e della cultura del proprio territorio. Sono loro gli avanguardisti del futuro a fare la differenza e meritano, senza dubbio, un posto in prima fila perché sono il frutto di una nuova rigenerante stagione.
In una calda serata autunnale, passeggiando per il centro storico di Vasto, in via Marchesani, vengo catturata da un prelibato ed appetitoso odore di cucina. Lâingresso della trattoria di mare âZiâ Albinaâ mi avvolge e, in unâatmosfera familiare, un giovane sorriso, dalla spiccata professionalità , mi accoglie con accattivante semplicità e cordialità .
Matteo Crisanti, giovanissimo chef vastese di soli 25 anni, fa da padrone ad un autentico scenario di odori e colori in un laboratorio culinario, vetrina espositiva e cornice, di ricercatezza e di originalità . In alto, a sinistra della porta dâingresso della cucina, vi è unâantica stadera, bilancia contadina, preziosamente ereditata da nonno Cesare Crisanti, testimonianza dellâattaccamento del giovane cuoco alle sue passate e familiari origini agresti e del ricco valore ad esso attribuito. In alto, al centro della porta, la scritta âCuisineâ, cucina in francese, ci porta avanti nel tempo, in un futuro che vede lâelaborazione di piatti sempre raffinati e ricercati.
Figlio di due vastesi doc, Silvio Crisanti e Marilena Delle Donne, Matteo racconta di essersi diplomato presso la rinomata scuola alberghiera abruzzese di Villa Santa Maria e che, spinto dalla grande bramosia di apprendere e conoscere, di aver subito sentito lâesigenza di fare esperienze al di fuori della propria regione e della propria nazione. Da qui diventa protagonista di un singolare ed intraprendente viaggio esplorativo, apprendistato e praticantato itinerante, alla ricerca di culture, gusti sapori e tradizioni del mondo. Incontri ed esperienze irripetibili, viaggiando dalla Sardegna e su, via via, in Spagna, a Barcellona, ed in Inghilterra nella varietà di gusto e sapori.
Vacanze lavoro, brevi ma fruttuose, da tirocinante cuoco, nelle cucine del mondo dove conosce ed apprende differenti tradizioni culinarie. Il viaggio apprendistato più intraprendente ed emozionante fu quello in compagnia di Ilaria Villani, la sua attuale compagna e collaboratrice in trattoria, quando con un camper visitarono lâAustralia partendo da Sidney fino ad arrivare a Perth passando per Melbourne ed Adelaide così, viaggiando nella varietà di sapori multietnici.
Il ritorno a Vasto nel 2013 segna il suo cammino e lâoccasione di rilevare la storica attività della prestigiosa zia Albina lo vede mettere radici nella sua cittadina natia e, impegnato ed entusiasta, nel suo personale e professionale nuovo inizio.
Non avevo mai mangiato in questo ristorante, ma più volte avevo sentito parlare della bontà de âLu vrudattâ, zuppa di pesce alla vastese, piatto autoctono cucinato dalla veterana cuoca zia Albina. Lâatmosfera soft in sala diventa frizzante grazie alla gioviale ed allâelegante accoglienza di Ilaria Villani che mi invita alla scelta del piatto da gustare in un menù da hit-parade di prelibatezze e pietanze ricercate, connubi di ricchezze delle radici della tradizione culinaria vastese in piatti originali rivisitati con dovizia di particolari dallo chef della casa. Un giovanissimo cuoco vastese in prima linea, il nostro caro Matteo, ideatore di piatti di eccellente successo per il nostro territorio e promotore sulla tavola di prodotti freschi del pescato dellâAdriatico e dei locali orti vastesi.
Una validissima risorsa umana per la nostra Vasto, un valore autoctono, fortunatamente non disperso ma, ampiamente apprezzato e conosciuto dai numerosi clienti che ne hanno fatto su Tripadvisor 2014 un eccellente vincitore ma soprattutto per noi forza rigenerante per una nuova stagione vastese.