GISSI â Lâannuncio ufficiale che cambia tutto e rischia di dare un pesante ulteriore colpo allâoccupazione femminile del Vastese è arrivato durante lâassemblea di questa mattina: la trattativa - che pur aveva fatto intravedere più di un segnale positivo - per la riconversione del Pantalonificio dâAbruzzo (Gruppo Canali) è saltata.
Riconversione, Val Sinello, Gissi, Wollo: parole comuni che richiamano unâaltra storia, quella della Golden Lady distante qualche centinaio di metri dal Pantalonificio.
Quella del Gruppo Canali ha sostanziali differenze. La crisi dellâazienda che occupa 97 dipendenti, per la maggior parte donne, si è acuita nellâestate dellâanno scorso. Nel settembre 2012 la proprietà ha comunicato un esubero del 30% del personale; un mese dopo è stata manifestata la volontà di dismettere la produzione di pantaloni preservando, invece, lâattività gemella che confeziona giacche. Lâazienda ha ribadito in più occasioni di non voler delocalizzare allâestero; probabile, però, che nelle sue intenzioni ci sia quella di preservare il lavoro nella sede storica di Triuggio (in Brianza).
Serrate trattative tra sindacati e proprietà portarono allâadozione dei contratti di solidarietà per un anno. 365 giorni che dovevano servire per trovare una soluzione a salvaguardia dellâoccupazione tramite la Wollo.
Nei mesi scorsi nulla lasciava presagire quanto è accaduto nella tesissima riunione di ieri allâAssoindustria di Vasto. Un grande marchio italiano dellâabbigliamento sembrava avere tutte le intenzioni di subentrare a Canali, tanto da infondere un cauto ottimismo nellâambiente.
Ieri la doccia gelata: passo indietro dei probabili acquirenti. Nessun passo indietro, invece, da parte di Canali: a gennaio si chiude.