Firmato il protocollo di intesa per l'istituzione della Rete Antiviolenza

Casi che riguardano in particolare le donne al centro del progetto da più parti sottoscritto

Natalfrancesco Litterio
20/12/2012
Attualità
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È stato firmato stamane presso la Sala del Gonfalone del Comune di Vasto il protocollo d'intesa che formalizza l'istituzione della Rete Antiviolenza.

Molti gli enti coinvolti e presenti alla conferenza stampa di presentazione: oltre al sindaco Luciano Lapenna e all'assessore alle Politiche Sociali Antonio Spadaccini, gli enti invitati, la maggior parte dei quali hanno già firmato il protocollo, sono la Prefettura - presente all'incontro nella persone del dottor Giovanni Giove -, la Questura di Chieti, la Procura e il Tribunale di Vasto, le Forze dell'Ordine, la direzione Asl Lanciano-Vasto, le Unità Operative di Pronto Soccorso, di Ostetricia e Ginecologia e di Salute Mentale dell'ospedale di Vasto, il Consultorio e il Sert, la Caritas, la Fondazione Genova Rulli Casa Accoglienza per minori, l'associazione femminile Dafne Onlus, il Settore Servizi alla persona e il Comando di Polizia Municipale.

"La rete antiviolenza - ha sottolineato il sindaco Lapenna - è il modo migliore per rispondere all'allarme suscitato dalla cronaca di questi giorni, al di là delle proposte a volte antidemocratiche che sono piovute da più parti".

Soddisfatto anche l'assessore Spadaccini, il quale ha ricordato i passaggi cruciali di "un lavoro avviato qualche anno fa con la riapertura del Centro DonnAttiva che oggi può sfruttare i fondi del Progetto Penelope che il Comune è riuscito ad ottenere classificandosi decimo su scala nazionale".

Come sottolineato da Felicia Zulli, responsabile del Centro, la Rete si sviluppa dalla "specializzazione dello sportello che, iniziando a lavorare a 360 gradi sulle richieste di aiuto, ha via via avuto riferimenti più specifici nell'ambito della violenza di genere. La rete è aperta - ha sottolineato ancora Felicia Zulli - e chi intende collaborare deve semplicemente fare domanda presso il Comune. Le domande saranno naturalmente vagliate, ma tutti possono partecipare".

"Sono qui - ha invece dichiarato il dottor Giovanni Giove della Prefettura di Chieti - a testimoniare l'attenzione del Prefetto che non poteva non interessarsi alla costituzione di un osservatorio che analizzi meglio determinati fenomeni ancor più odiosi quando riguardano le donne, come è purtroppo avvenuto anche nell'ultimo caso di cronaca. Più odiosi non perché le donne siano più deboli, ma in quanto, come ci insegna la nostra tradizione giuridica, portatrici di vita. Siamo d'accordo e in sintonia con il sindaco, per le attività che si stanno programmando".

Infine qualche dato dalla dottoressa Zulli: 11 sono le donne in carico attualmente allo Sportello e il 98% delle richieste di aiuto si riferiscono a episodi di violenza domestica. Solo il 2% riguardano stalking. A breve sarà anche inaugurata la nuova sede del Centro DonnAttiva.

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