L'Unione dei Miracoli, progetto innovativo e condiviso nel territorio del Vastese

Intesa tra i Comuni di Casalbordino, Pollutri, Scerni e Villalfonsina. Intervista al presidente Benedetti

Enzo Dossi
09/04/2012
Attualità
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Nicola Benedetti, sindaco di Pollutri, è il primo presidente dell'Unione dei Miracoli, raggruppamento di enti locali che comprende quattro Comuni dell'area Vastese, ovvero Casalbordino, Pollutri, Scerni e Villalfonsina. Sindaco, con quale spirito inizia la gestione di questa Unione? Iniziamo un percorso comune che potrà portarci verso una concretezza maggiore. Il nostro territorio unito acquisisce una forza che si riverserà in benefici nei confronti dei concittadini amministrati. Con una gestione efficiente ed efficace dei servizi e unendo le funzioni, come la legge ci impone, dobbiamo aspirare ad una ottimizzazione dei costi ottenendo delle economie di scala. Però il nostro obiettivo deve necessariamente essere, oltre ai risparmi, quello di dare un maggiore peso politico alle nostre comunità. E' mia intenzione ricordare spesso al Consiglio dell’Unione di dimenticare maggioranze e minoranze, tutti insieme dobbiamo rincorrere gli obiettivi di progresso del territorio che ci siamo prefissi. Quali vantaggi porterà questa unione? Vi sarà una maggiore attenzione verso il nostro Ente da parte di Provincia e Regione. La nostra Unione dovrà farsi sentire dentro quegli ambiti territoriali di cui i nostri Comuni fanno parte ed essere più incisiva al loro interno. Ma ancora di più la nostra Unione dovrà prendere sempre più posto nella coscienza dei nostri concittadini, iniziando a farli ragionare all’unisono ben sapendo che i miglioramenti di Casalbordino daranno benefici anche a Scerni, Villalfonsina, Pollutri e viceversa. I nostri quattro paesi, contigui e da sempre rappresentati da un unico collegio, dovranno lavorare insieme apprestando iniziative comuni così da offrire possibilità concrete di sviluppo. Attuare una disamina di quelle che sono le peculiarità di ognuno e rafforzarle. L’Unione potrà cosi essere il mezzo per evitare raddoppi di costi in un periodo, questo, dove di fondi trasferiti se ne vedono sempre meno. Potremo, con le nostre dotazioni, raggiungere quella massa critica necessaria per spuntare prezzi migliorativi. Le strutture esistenti potranno essere condivise evitando così aggravi di spese per i cittadini. Si parla bene di questa intesa di voi sindaci Mi voglio complimentare con i colleghi sindaci, ringraziando dapprima il sindaco di Casalbordino, perché nonostante il suo Comune non fosse costretto da restrizioni normative, ha voluto comunque partecipare dandoci la possibilità di realizzare questo ente. Poiché, ad onor del vero va detto, senza Casalbordino non avremmo raggiunto la quota di residenti stabilita dalla legge. Inoltre, non ha usato la sua forza (datagli dallo Statuto) per ottenere anche la presidenza. Un grande grazie va anche ai colleghi sindaci di Scerni e di Villalfonsina, mi auguro che la nostra unione porti sempre al proprio interno i sentimenti di stima e di amicizia reciproca tra i nostri Comuni. Dobbiamo lavorare insieme affinché la nostra zona resti teatro di insediamenti produttivi. La struttura politica e burocratica dell’Ente che oggi avviamo, deve essere improntata alla leggerezza, così da non gravare eccessivamente sulle tasche dei cittadini e delle imprese, liberando cosi le risorse necessarie allo sviluppo e agli investimenti. Quale futuro per i nostri prodotti territoriali? I nostri pregiati prodotti agricoli, legati alla bellezza della nostra terra, al mare, alle riserve e alla cucina dovranno trovare nell’Unione un mezzo per farsi conoscere sempre più e meglio. Gli itinerari religiosi sempre più frequentati, le tradizioni secolari unitamente alle sagre e ai prodotti tipici locali così come i prodotti artigianali e le scuole tecniche di settore, dovranno divenire un volano della nostra economia. Con l’Unione dobbiamo cercare di dare risposte alle aspettative dei nostri concittadini, dobbiamo far tornare la 'Politica', quella vera, che nel passato ha posto un rimedio alla forte emigrazione che pervadeva i nostri paesi. Cercando soluzioni adeguate a chi il lavoro lo ha perso e a chi non lo ha ancora trovato. I nostri concittadini ci guardano, diamo loro un segnale di ottimismo e fiducia nel futuro affrontando con coraggio le sfide che ci attendono. Non è vero che va tutto male, ci sono delle eccellenze, facciamole proprie e sosteniamole, tracciamo una rotta e tutti insieme perseguiamola. Il duro lavoro, il sacrificio e l’onestà hanno sempre ripagato, improntiamo la nostra Unione su questi principi.

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