'Concerto di Fine Anno' al Teatro Rossetti, la replica di Bellafronte

Dopo un intervento dell'ex consigliere comunale D'Adamo

riceviamo e pubblichiamo
12/01/2012
Attualità
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Da Raffaele Bellafronte, direttore artistico del Teatro Rossetti, riceviamo e pubblichiamo, una replica ad un intervento dell'ex consigliere comunale Nicola D'Adamo (nel link sottostante il riferimento) nel quale si parlava dell'organizzazione del 'Concerto di Fine Anno' organizzato al Rossetti con sul palco l'Orchestra del Teatro Regio di Parma. "Avrei preferito star fuori da queste polemiche (come ho sempre fatto in passato) ma dando seguito alla richiesta del Sindaco di fornirLe una risposta in merito al 'Concerto di Fine Anno', senza entrare nel merito dell’attività artistica del Teatro Rossetti, del suo significato e del suo senso, ricordiamo che purtroppo anche il Teatro Rossetti, nonostante la sua straordinaria attività, ampiamente documentata, ha dovuto subire tagli (e non aumenti) in linea con le esigenze comunali del momento. Ricordiamo inoltre che ogni anno il Teatro ha prodotto appuntamenti fuori abbonamento (la lista è troppo lunga per elencare tutte le produzioni extra) perché è assolutamente normale che un teatro lo faccia e il 'Concerto di Fine Anno' (la cui spesa anche da Lei è stata ritenuta giusta vista la qualità e il prestigio dei musicisti) è stato realizzato rigorosamente all’interno del proprio budget, attraverso una serie di risparmi programmati durante tutto l’anno 2011, sempre con il fattivo contributo della Fondazione Carichieti e senza comportare maggiori oneri per il bilancio comunale. Ricordiamo ancora che nel 'Concerto di Fine' Anno (che ha visto un Teatro gremito fino all’inverosimile) non ci sono stati 120 paganti ma quasi il doppio e, considerata la Sua correttezza, visto che ci conosciamo da molti anni, sarebbe stato più auspicabile (prima di scrivere pubblicamente) controllare anche i dati riguardanti la presenza del pubblico pagante che sono di dominio pubblico e consultabili da tutti i cittadini così come tutte le spese che il Teatro produce. Peraltro di questo concerto è stata realizzata una trasmissione televisiva con tre telecamere, regia mobile, audio di altissima qualità e post-produzione che, attraverso la messa in onda sul satellite, ha dato la possibilità ai tanti emigranti e cittadini vastesi all’estero di poter godere di questo grande evento. Inoltre, proprio per rendere possibile la ripetuta messa in onda del concerto sul satellite, sono stati concessi tutti i diritti televisivi (senza alcun aggravio di spesa per nostro Teatro) da parte del Teatro Regio di Parma, una delle Istituzioni liriche più antiche e prestigiose d’Italia. Ricordiamo per ultimo che il Teatro Rossetti, attraverso le sue splendide produzioni concertistiche, esporta il nome di Vasto in oltre ottanta Paesi del mondo e sono centinaia di migliaia le persone che sono già entrate in contatto con i nostri video e la nostra città esprimendo vivi consensi. Adesso, per essere più precisi e trasparenti specifichiamo che la riduzione per l’anno 2011 è stata del 26% circa e che il Comune per alimentare l’intera annualità del Teatro (e non soltanto la stagione in abbonamento) per il 2011 ha erogato 60.000 euro che sono comprensivi di compensi agli artisti, noleggi, pubblicità, accordature, registrazioni audio, servizi video, elaborazioni digitali per la rete, service, diretta streaming, concept grafico e stampa, sito internet, custodia e cura del teatro. Specifichiamo, inoltre che nei 60.000 euro sono compresi gli incassi che il Teatro produce attraverso gli abbonamenti (che sono in costante aumento) e i biglietti che ammontano a circa 20.000 euro. Perciò il costo vivo di una annualità per il Comune diventa di 40.000 euro. Lasciamo al buon senso di ogni persona la valutazione di queste cifre che basterebbero a malapena a pagare lo stipendio di una sola persona che si occupa di aprire e chiudere un Teatro qualsiasi. Con questa esigua disponibilità economica noi crediamo che il Teatro Rossetti faccia miracoli per assicurare alla nostra città questa qualità e questi risultati e a chi volesse chiedersi il perché rimaniamo a disposizione per spiegare meccanismi ed enormi lavori aggiuntivi che vengono forniti per amore di un progetto. Per completezza di informazione, alla somma sopra citata va aggiunto l’importante contributo della Fondazione Carichieti (che negli anni è stato rafforzato visti i risultati prodotti dalla nostra attività artistica) ma credo che la stessa Fondazione, attraverso il suo illuminato Presidente, non debba dare spiegazioni né alla nostra città né alle altre città del nostro territorio visto che decide in assoluta autonomia sulle erogazioni dei propri contributi attraverso il suo rigoroso comitato scientifico-artistico. A conclusione, ci auguriamo che anche Lei, dott. Nicola D’Adamo, possa aggiungersi alla lista dei tanti cittadini che finalmente da qualche anno possono assistere ad una 'vera' stagione concertistica che ha prodotto un fermento culturale e una grande partecipazione e condivisione che fino a qualche anno fa sembravano impensabili".

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