IL PICCOLO PAOLO: UN ANGELO CHE VEGLIERà SEMPRE PERCHé SIA FATTA GIUSTIZIA

Tiziana Lalla
29/04/2010
Attualità
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La cronaca di questi giorni ha dato risalto ad un altro fatto, per adesso presunto, di “malasanità”: la storia del piccolo Paolo Alinovi, di soli due mesi e venti giorni, al quale, in seguito ad una malformazione congenita al megacolon, doveva essere effettuata una normale operazione “di routine”, della durata di tre ore, ma, dopo un intervento di nove interminabili ore, quel cuore ha cessato di battere il 29 luglio 2009. Sull’episodio sta indagando la magistratura di Pescara. La madre del piccolo Paolo, Barbara, e il padre, Mario, non riescono a darsi pace, finché non si farà chiarezza sull’episodio che ci interroga tutti: se fosse capitato a me? Tanti i segni di solidarietà, anche su Facebook: sono state più di cinquemila le adesioni al gruppo “Ciao Neva mi chiamo Barbara”. E il 6 maggio, in corrispondenza di un anno dalla nascita del piccolo Paolo, si terrà una grande manifestazione pacifica davanti la Procura di Pescara, per non dimenticare. A noi restano le dolci ali spezzate di questo piccolo angelo azzurro e la sua preghiera all’altare della giustizia, perché nessuno potrà mai restituire una vita, ma qualcuno, se sbaglio c'è stato, dovrà pagare per risarcire la maternità e la paternità violata di Barbara e Mario.

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