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SETTIMANA MONDIALE DELLA SICUREZZA STRADALE (23-29 APRILE 2007)

Obiettivo: ridurre morti e feriti sulle nostre strade

a cura della redazione
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Raccogliere un milione di firme per esercitare una forte pressione sull'Onu e sui paesi del G 8 affinché spingano Governi ed Organismi Internazionali ad adottare misure urgenti ed efficaci contro il devastante fenomeno dell'incidentalità stradale e dar vita ad un piano quadriennale di interventi di comunicazione, mirati a rendere possibile il raggiungimento dell'obiettivo di ridurre del 50 per cento, entro il 2010, il numero di morti e feriti sulle strade del nostro Paese. E' una mobilitazione senza precedenti quella che vede impegnato tutto il mondo Aci (Automobile Club d'Italia) in favore della sicurezza stradale. In occasione della prima Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale (23-29 aprile 2007) l'associazione accetta la sfida e rilancia. Per quel periodo i vertici hanno chiesto a sindaci e presidenti di Province e Regioni di convocare i propri Consigli e porre all'ordine del giorno il tema della sicurezza stradale e l'approvazione della petizione promossa da ACI e FIA (Federazione Internazionale dell'Automobile). Primo passo in questa direzione è la piena adesione e il massimo sostegno ACI alla Campagna FIA ''Strade Sicure'' che forte del già ricordato milione di firme chiederà: • Uno stanziamento di 300 milioni di dollari in 10 anni per un piano globale di interventi per migliorare i livelli di sicurezza nei vari paesi in via di sviluppo; • Alla Banca Mondiale e ad altri principali donatori internazionali di indirizzare alla sicurezza almeno il 10% degli stanziamenti per lo sviluppo delle infrastrutture stradali; • Un Summit interministeriale Mondiale per concordare politiche di intervento ad alto livello. Dobbiamo tenere sempre presente che la sicurezza stradale è un'emergenza mondiale. Ogni anno sulle strade del nostro pianeta perdono la vita un milione e duecentomila persone ed i feriti sono più di 50 milioni. Una cifra spaventosa. Un bilancio inaccettabile, sia dal punto di vista morale, che economico. Non è più possibile stare a guardare, né è più possibile continuare a parlare di fatalità. Non si tratta affatto di fatalità. Al contrario: la maggior parte degli incidenti possono essere evitati. Quindi tutti possono e devono intervenire: istituzioni nazionali e locali, forze politiche, operatori di settore, media ma, soprattutto, gli utenti della strada. Spetta, infatti agli automobilisti, motociclisti e anche ai pedoni, portare il proprio fondamentale contributo quotidiano di responsabilità, prudenza, attenzione e rispetto delle regole senza il quale non riusciremo a fare passi avanti significativi sulla strada della sicurezza. ''L'ACI - sottolinea il presidente Franco Lucchesi - intende dar vita ad una mobilitazione senza precedenti impegnando tutte le energie e le risorse di cui dispone per una lotta senza quartiere all'incidentalità stradale. Il fatto che, grazie a questa iniziativa, la sicurezza stradale sia diventata un obiettivo prioritario nell'agenda della politica internazionale ci conforta, ma siamo consapevoli che il cammino è appena cominciato e che la strada è lunga. C'è dunque bisogno del contributo deciso, serio e responsabile di tutti''. Per firmare la petizione online: www.aci.it
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